Appena atterro a Londra bacio il suolo Britannico per amore della mia terra, l'Europa. Poi mi disinfetterò le labbra per evitare tutte le malattie causate dal passaggio di milioni di passeggeri prima di me. Mi dirigerò quindi al
primo bar per ordinare legalmente e in santa pace una birra. Arrivato a Milano Linate una cosa è d'obbligo: cornetto e cappuccio (quello vero). Una volta a casa devo mangiare quello che non ho mangiato per 10 mesi. Tutti gli affettati, dalla mortadella al prosciutto crudo toscano, che nessuno conosce ma di cui vado ghiotto. come un criceto va ghiotto di semi di girasole. La focaccia, il pesto, i pansotti al sugo di noci, la pizza, l'estathé, i pasticcini. Appena posso andrò a cagare, per gustarmi finalmente la gioia di pulirmi il culo con il bidè. Detto questo, esco di casa e prendo un autobus. L'autobus ragazzi. Il sistema di trasporto pubblico. Qualcosa che qua non hanno ancora concepito. Non ho bisogno di chiedere un passaggio, finalmente. Dove vado? I miei amici saranno a scuola il mattino, vado al mare. Vado a toccare la sabbia, prendere una granita, giocare con i pezzi di vetro modellati dall'acqua che una volta credevo fossero diamanti. Chissà se mi farà strano sentire tutti parlare in italiano. Andrò ad abbracciare mia sorella e mio fratello e mio nipote. Spero che mi identifichi ancora come suo zio, a 6 anni non è che la cosa sia così scontata. Mi incontrerò con gli amici usciti da scuola. Anzi, li vado a prendere dall'uscita. Alla sera il mega festone è d'obbligo. Oppure si va nei vicoli, ma questo solo quelli di Genova possono capirlo. Inizierò subito a studiare per recuperare tutto quello che non ho fatto in 10 mesi. Le giornate italiane si appiattiranno e si uniformeranno. D'altronde è casa mia, ogni giorno non sarà più una sfida. Forse allora, scriverò un post riguardo le cose che mi mancheranno dell'America. Magari scriverò pure che chiedere i passaggi non fosse così male, per lo meno mi evitava di aspettare l'autobus che ha saltato la corsa per venti minuti. Avessi scritto questo post a Gennaio, il giorno dopo Capodanno, sarei stato molto più esaltato al fatto di assaporare la vita italiana. Invece, oggi, i dubbi mi assalgono e non so più cosa voglio fare. Voglio oggettivamente andarmene dal Colorado, non voglio soggettivamente lasciare i miei amici qua, voglio oggettivamente tornare a divertirmi all'italiana, voglio soggettivamente trovare un altro posto dove andare, una volta tornato a casa.
~Il Cittadino
Ciao! Seguo il tuo blog da un po' è ho notato che nei tuoi post ci son sempre note dolenti e positive su questa esperienza che stai vivendo.
RispondiEliminaConsiglieresti ancora, dopo otto mesi di vita americana, di scegliere gli usa come meta dell'exchange?
O piuttosto se potessi, tornando in dietro andresti da qualche altra parte?
Grazie in anticipo
Eterna Indecisa~
Ciao! A prescindere dalle amicizie che mi sono fatto, pensando solo agli States di per se, non credo che li risceglierei ancora. Gli USA mi hanno deluso, e sentendo decine di altri exchange, la situazione è alla fine sempre la stessa, almeno che tu non finisca in qualche grande città delle coste (Portland, Seattle, ecc ecc). Ora, è anche vero che per me è più facile decidere perché so già come funziona. Ma se ci penso, se non avessi mai scelto gli States, ora probabilmente avrei una falsa idea di questa nazione; e forse é meglio rimanere delusi e farsi le idee chiare adesso a 18 anni, che magari nel futuro per un eventuale lavoro. Scrivimi pure in privato se vuoi, è un discorso complicato!
EliminaCiao, grazie per la risposta e scusa se non mi sono più fatta sentire.
RispondiEliminaMi piacerebbe molto approfondire questo argomento anche perché al momento mi trovo molto indecisa circa la destinazione
Se volessi scrivermi ti lascio il mio indirizzo e mail: 27camim27@gmail.com
Saluti
E sei riuscito anche a farmi piangere! Ormai sono passata da ogni emozione immaginabile. Non so se mi è presa male per l'idea di tornare a casa o per quella di dover lasciare tutto questo indietro, ma credo che alla fine sia un po' la domanda che ci stiamo facendo tutti a questo punto dell'anno. Sicuri di voler tornare a casa, ma vorremmo ancora un po' di tempo. Sicuri di aver bisogno di fare un salto a casa, però intanto ci diciamo che "sì, ma poi?"
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