martedì 15 luglio 2014

Il codice stradale in Indonesia

Il codice stradale in Indonesia non esiste. Nessun codice, zero, niente. E sapete perché? Perché nessuno va a scuola guida. E sapete perché? Perché qui non serve andare a scuola guida. E sapete perché? Ora ve lo spiego.
Nell'ultimo mese mio padre ha sempre guidato con la patente italiana. La scorsa settimana ha deciso che forse sarebbe stato meglio guidare con la patente indonesiana, in Indonesia. Siamo quindi andati in questo posto dove regalano, a pagamento, le patenti. Siccome siamo stranieri siamo visti piuttosto bene. Da queste parti si usa questa semplice ed elementare equazione infatti:
uomo bianco = soldi = soldi entrare in tasca mia. Tuttavia questa equazione ha una lacuna e mezzo. La prima è uomo bianco. Quantomeno, io tanto bianco non sono. Mio padre, neanche. Le nostre origini terrone ci tradiscono e potremmo mimetizzarci io tra popoli inca in Amazzonia e lui tra narcotrafficanti colombiani in cerca di droga alle 7 del mattino. L'altra metà è soldi, noi tanti soldi non ne abbiamo. Certo viviamo bene, ma sicuramente non siamo ricchi. Ma a loro quello che abbiamo basta e avanza. Sul terzo punto almeno ci hanno azzeccato. Pagate 50 mila rupie (3 euro, il salario giornaliero di una cameriera media) ad un poliziotto, siamo passati davanti ad una fila di 40 persone. I loro occhi si illuminavano d'odio, in cuor loro sapevano che sarebbero stati li almeno altre due ore. Entrati dentro altro non ci hanno chiesto che farci una foto, una specie di permesso di soggiorno e 550 mila rupie (35 euro). Tac, patente in mano. Senza nessun controllo, senza nessun test sulle abilità di guida di mio padre che potrebbe essere:

  • un terrorista
  • un imbranato
  • un malato mentale
  • un criminale

Per fortuna non è niente di tutto questo.
Dunque, tutti in Indonesia imparano a guidare dalla nonna, dal cugino, dal fratello o dal padre, poi vanno in questo posto e prendono la patente. Attenzione, con sapere guidare intendo mandare avanti la macchina o la moto o qualsiasi altro mezzo. Nessuna nozione su cartelli, incroci, precedenze, frecce, invasione di corsia, linea continua e tutte le altre cose che dovrebbero rendere una strada qualcosa di civile. Se venite nelle vecchie Indie Orientali quindi abituatevi ad avere 4 occhi. Macchine e moto ti spuntano da davanti, da dietro, sinistra e destra senza nessun rigore. Abituatevi a rischiare di ammazzar qualcuno ogni 100 metri. Gente che gira senza controllare, senza mettere nessuna freccia, gente che vi invade la corsia con ignoranza pura, gente che va in motorino in 4. Il padre con il casco, le 3 bambine senza. Abituatevi a vedere bambini guidare nel caos e abituatevi a non dare del cornuto a nessuno, tanto non cambia niente.
Una cosa buona però ce l'hanno: i semafori con i contasecondi. Chapeau.

Una tranquilla scena stradale
~Brando

2 commenti:

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