sabato 12 luglio 2014

La bruga indonesiana

C'e' un posto qui dove Ketut, l'indonesiano medio (un buon 13% della popolazione si presume si chiami Ketut), oppure Lucabrando, il cittadino del mondo medio, ama passare passare le ore. Questo posto e' la bruga, cosa piuttosto sconosciuta a noi italiani, a noi europei, probabilmente a tutto il mondo occidentale. La bruga sostituisce il nostro divano, solitamente e' posta all'aperto, anche in spiaggia, ma si puo' trovare anche all'interno dei cortili delle case. Devo ancora capire pero', se la bruga sia un evoluzione del gazebo, oppure un involuzione, oppure forse ancora, una lontana cugina.


Nella bruga puoi fare qualsiasi cosa. Nella bruga puoi mangiare (un po' scomodi, lo ammetto), bere (gia' meglio), dormire, salutare persone, insultare persone, scrivere questo post, ascoltare musica, comporla, scrivere, leggere, intrattenere discorsi pubblici. La bruga dovrebbe essere un prodotto doc indonesiano, un po' come il nostro prosciutto San Daniele. La bruga pero' nasconde un suo lato oscuro. Quando il sole scende al tramonto si infesta di zanzare. Muore il cosi' l'amore per la bruga, ma si sa, certi amori fanno dei giri immensi per poi ritornare. Ed e' vero, domani io saro' li, poco ma sicuro, sulla bruga.

~Brando


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