martedì 9 dicembre 2014

Ammalarsi negli States

Ammalarsi negli States è un po' diverso da ammalarsi in Italia. Dopo i primi momenti di panico in cui ho pensato di avere l'ebola, mi sono ricordato in un momento di lucidità che non sono stato in Africa recentemente. Anzi, non ci sono mai stato. Durante attimi di apprensione ho dedotto che ciò che avevo non era altro che un'influenza stagionale anticipata a causa dei numerosi sbalzi termici che fanno passare i -20 gradi dell'altro giorno ai 15 gradi di domani. Ma come si vive una giornata di febbre negli States?
Torniamo indietro, torniamo con il pensiero in Italia per una piccola riflessione. Io personalmente attendo l'arrivo della febbre con ansia e trepidazione. Con la febbre posso ovviamente saltare scuola, non che non la salti regolarmente, intendiamoci. Dalla seconda superiore ormai sono fisse almeno un'assenza, due entrate posticipate ed un'uscita anticipata al mese. Una volta devo dormire di più, un'altra devo saltare l'interrogazione, una volta perdo l'autobus, un'altra volta c'è lo sciopero degli autobus, un'altra volta.. Beh, se ho 20 uscite anticipate possibili è un po' un peccato non usarle. Quindi un'altra volta è pura e semplice ignoranza. Il fatto è che se ho la febbre non passo come l'infame di turno e onestamente mi sento anche io meno colpevole. Perché quando un'altro al posto mio si salta l'interrogazione sono il primo ad insultarlo, se invece ha la febbre "Certo che potevi fartela venire un'altra volta la febbre, infame". In ogni caso se in Italia ho la febbre mi prendo almeno due giorni, sono anche più credibile nei riguardi dei professori. Se in Italia ho la febbre il programma è quello: divano, latte caldo, gocciole o pan di stelle, play, fifa.
Ecco negli States invece è un po' diverso. Qua saltare scuola è un tabù quanto il sesso prematrimoniale, qua saltare scuola è illegale, qua saltare scuola è proprio da cattive persone. E siccome ho afferrato il concetto ieri sono andato a scuola nonostante strisciassi per terra, oggi invece me ne sono sbattuto il belino e sono stato a casa. Se la scuola sa, e lo sa, che non sei andato a scuola durante il pomeriggio chiamano a casa, giusto per accertarsi che tu abbia un valido motivo per non essere andato. In Italia se stai a casa gridi vittoria, finalmente un po' di tempo per te stesso. Negli States, essendo il livello scolastico inutile, non stai ore sui libri e visto che gli Americani non escono durante i giorni di scuola (lo ammetto, per farli uscire nel weekend bisogna pagarli) di tempo per te stesso ne hai fin troppo. Quindi che fai a casa? Non fai nulla. Suoni la chitarra, cerchi di imparare Budapest di George Ezra, ti fai una doccia, sbadigli, caghi, ti gratti, cerchi i prezzi dell'università in Europa, cerchi modi innocui per spendere (altri) soldi, cucini (come ogni giorno), leggi, ascolti un po' di musica e niente, te lo meni. Oppure scrivi sul blog.

~Il Cittadino ammalato

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