sabato 7 marzo 2015

Quanto conta veramente il posto in cui sei?

Prima di partire fantasticavo sul fatto di finire in grandi città, o magari davanti all'oceano. New York, San Francisco, Portland e così via. Ovviamente adesso mi ritrovo nel punto centrale geografico del Colorado, il quale a sua volta si trova praticamente in mezzo agli States. E ovviamente sono in una città di 50,000 abitanti. Colorado Springs, tuttavia, mezzo milione di persone, si trova a 20 minuti da casa. Denver, piccola metropoli, si trova a 40 minuti da casa. Ma quanto conta veramente il posto in cui sei? È veramente vero che l'esperienza la fanno le amicizie che crei?
Partiamo col fatto che se un americano viene a vivere un anno in Italia nel Molise, può farsi tutti gli amici che vuole ma dopo due mesi comincia a tagliarsi. Lui e gli amici. L'unica cosa è che in Molise, se guidi per tre ore, qualcosa trovi. Incontri civiltà. Negli States, no. Quindi se finisci nel bellissimo Idaho, sei fottuto. Ora, veniamo a me. Sono sei mesi che sono qua, ho le mie amicizie, le mie gang del bosco, europee e americane, ma ogni weekend una domanda dal gruppo sorge spontanea:"Che minchia facciamo?" (ok, il minchia lo penso solo io). La verità è che le amicizie, se non in casi estremi, si stringono ovunque tu sia. Eliminato quindi il problema sociale, è sotto gli occhi di tutti che il posto conta eccome. Sono stronzate quelle del tipo "però dai il panorama è fantastico". Il panorama può intrattenerti due settimane, poi qualcosa di concreto da fare lo devi trovare. Se finisci in un posto assiderato e congelato come l'estremo nord del Michigan la gente non può andare da nessuna parte, complice il fatto che non andrebbero da nessuna parte anche con una temperatura ottimale. Se finisci nel Montana hai letteralmente niente da fare. Dove vai? Passeggiata in centro? Non c'è nessun centro. Birretta in piazza? Non puoi bere. Se sei a Colorado Springs il centro lo giri in 20 minuti. E poi? E poi basta. Dopo due o tre mesi non vale più la pena di andare in città dove non ti offre niente e conosci a memoria ogni angolo dei centri commerciali. Quindi tu e la tua gang del bosco, senza nessun'altra scelta, vi riunite a casa. Tra un film e l'altro, tra una stronzata e l'altra. Per lo meno, però, stai insieme a persone a cui vuoi bene. Ma se invece fossi finito in una grande città? In una grande città c'è il trasporto pubblico. Questo vuol dire che non sei più dipendente da altre persone per i passaggi. Questo vuol dire che puoi uscire con una certa libertà temporale. Questo vuol dire che nel weekend in cui tutti sono occupati puoi uscire per i fatti tuoi, sempre e comunque. In una grande città il centro è vivibile. Giri, guardi, osservi, sei in mezzo alla gente. E chissà che non conosci qualcuno di nuovo. Se poi la grande città si trova sul mare, la spiaggia non stanca mai. Anche in autunno o in inverno, il giro sul marciapiede sabbioso  non stanca mai. Se poi la grande città sul mare è anche in un posto caldo, palla al piede e partite di calcetto tutti i fine settimana. Potrei andare avanti all'infinito, ma è chiaro che finire in Kansas non sia tutto questo divertimento. Non importa quanti amici tu abbia.

~Il Cittadino

4 commenti:

  1. Ciao Brando!
    Seguo il tuo blog ormai da novembre ma non avevo mai commentato perciò, dopo questo magnifico post, ne aprofitto per complimentarmi.
    Ho già passato in rassegna parecchi blog di exchange ma il tuo è quello scritto meglio in assoluto! Hai uno stile davvero divertente e i tuoi post offrono sempre argomenti diversi dagli altri blogger.
    Davvero bravo, continua ad aggiornare!
    Un saluto, Anonima ;)

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    1. Ciao Anonima, ti ringrazio tantissimo, complimenti del genere fanno sempre molto piacere!:)

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  2. Questa volta per la prima volta devo dire che non mi trovo d'accordo, io mi trovo in uno di quei paesini che tu definisci come ''posto assiderato e congelato dell'estremo nord'' ma ti assicuro che sono le amicizie a ''farti l'anno''. Non posso uscire fuori se non per 5 minuti, ma chissenefrega, esco con gli amici comunque ogni weekend e qualcosa da fare di divertente si trova sempre. Lo stato veramente non conta. Giovedì comunque sono a Denver, vedo la situazione e ti dico che ne penso. Secondo me gli stati uniti per viverci da exchange student sono uguali e basta (a parte il clima)

    :)

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    1. Dal mio punto di vista, alla lunga, ti fai l'abitudine al posto in cui sei. Alla fine anche io dico chissenefrega, l'importante è stare con gli amici. Però ecco, soprattutto all'inizio, e soprattutto se il ragazzo in questione ha difficoltà a crearsi una compagnia, se sei nel posto giusto esci e, anche da solo, vai a fare qualcosa. Se fossi invece dove sono io, se esci per i fatti tuoi non è che tu possa andare veramente da qualche parte. E nonostante siano passati 6 mesi da quando sono qua e a relazioni stia benissimo, la mia cittadina la cambierei sempre e comunque per una grande città. Io la penso così, se poi una persona sta alla grande anche nel posto assiderato dimenticato da Dio ha un grande vantaggio per me. In ogni caso Denver ci sta, grande città, roba da fare ce n'è e sembra di essere in un film. Divertiti:)

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